Il m@gm@ costitutivo dell'immaginario sociale contemporaneo
Orazio Maria Valastro (a cura di)
M@gm@ vol.6 n.3 Settembre-Dicembre 2008
M@GM@ E I MIEI RITARDI
Marina Brancato
akirana@hotmail.com
Laureata in Antropolgia culturale presso
l'Università degli studi "L'Orientale" di Napoli; Formatrice
in corsi di video ed etnofotografia, si è occupata di nomadi
metropolitani; Attualmente sta proseguendo le sue ricerche
sul versante dei riti funebri nella cultura sarda e nell'Italia
centrale.
È l’immediata
ed ironica percezione che ho della mia collaborazione. Ma
è soprattutto altro. Collaborare ad una rivista elettronica
significa, innanzi tutto, venire a patti con il proprio tempo.
Organizzarne gli spazi e i momenti. Una responsabilità. Il
mio contribuito è legato alla traduzione. E quindi la responsabilità
che mi si affida è restituire il significato. Ma è anche nutrimento
intellettuale. Un passo dopo l’altro. Parola per parola. Segno
dopo segno. Da concetto a concetto. Inseguire la traiettoria
per chiudere il cerchio di quelle sfumature linguistiche che
danno senso al tutto. Il tempo si sfilaccia rincorrendo le
parole: ma la restituzione del significato prevale… (soccombendo
ai propri ritardi). Luciano Bianciardi diceva che la traduzione
è grande maestra: di linguaggio, di suggestioni, di valori,
di confronti.
Quando ho cominciato la mia collaborazione (più o meno quattro
anni fa) non ero ancora laureata; il direttore della rivista,
Orazio Maria Valastro, aveva richieste essenziali, nessun
fronzolo accademico. Una buona conoscenza della lingua. Passione.
Perseveranza. Voglia di partecipare. Un’opportunità rara,
preziosa. Da cogliere per chi, come me - studioso ancora in
fieri - crede nella necessità del confronto nel vasto panorama
delle scienze sociali. Ho capito immediatamente che M@gm@
non è la solita trincea del sapere, chiusa su se stessa. È
luogo di collaborazione, di partecipazione e condivisione
di un progetto in cui è valorizzata sia la qualità editoriale
scientifica, sia i percorsi personali e professionali di chi
ne fa parte. Perché uno spazio interdisciplinare è libertà
del sapere.
L’orientamento del progetto m@gm@ nel corso degli anni è stato
affrontare (sia a livello nazionale che internazionale) in
tanti e differenti modi le scienze sociali: dando voce ai
cambiamenti contemporanei. (Credere nella rete digitale ne
è solo uno dei tanti) Al di là del mio lavoro, uno degli aspetti
più importanti in questi anni di collaborazione è stato proprio
il continuo confronto, lo scambio.
Sono certa che M@gm@ continuerà ad essere viatico di riflessione
nell’ibridazione con altri saperi. Senza alcun antagonismo.
Patrimonio espressivo e strategico nel discorso scientifico.
Buon anniversario M@gm@.
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