Il m@gm@ costitutivo dell'immaginario sociale contemporaneo
Orazio Maria Valastro (a cura di)
M@gm@ vol.6 n.3 Settembre-Dicembre 2008
POLISEMIA EPISTEMOLOGICA E DISSEMINAZIONE
DEL SAPERE: VERSO UN NUOVO PARADIGMA DELLA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA
Paolo Coluccia
paconet@libero.it
Osservatore socio-economico indipendente
e saggista, ad una formazione psicopedagogica e filosofica
associa una buona conoscenza della legislazione sociale e
del lavoro. Proveniente dai ruoli del Ministero del Lavoro
e della P. S., lavora in un Centro per l’Impiego della Provincia
di Lecce, dove si occupa di dinamiche istituzionali e legislative,
di rilevazioni statistiche e d’orientamento ad adolescenti,
giovani, gruppi ed imprese. Si è interessato di Sistemi di
scambio locale non monetario e di Banche del tempo, intravisti
come spazi sociali d’interazione e di comunicazione sociale,
su cui ha scritto vari libri.
L’epistemologia
è il discorso della scienza sulla scienza, l’argomento dell’argomentare
scientifico, in un sistema sociale complesso e diversificato.
La comunicazione è un problema umano, antichissimo e generale.
Particolare importanza riveste il rapporto comunicativo tra
le scienze e la società, ovvero la comunicazione tra il soggetto
scientifico (scienziato, organizzazione o istituzione scientifica...)
e i soggetti sociali (persone, organizzazioni, istituzioni...).
Come comunicare la scienza? Come capire i risultati della
scienza, pur nella loro parzialità? Come permettere l’accesso
ai risultati della scienza in un ambito comunicativo basato
su criteri d’interattività e d’interoggettività complessa?
Il mio punto di partenza nella riflessione è la definizione
della complessità del sapere scientifico nel momento storico
attuale e la necessità di divulgarne i contenuti in maniera
ampia, economica, efficace e trasparente, pur conservando
la polisemia epistemologica legata alla medesima complessità
scientifica. Paradigma di riferimento è l’opzione del WEB,
come accesso aperto di tipo elettronico, in generale Internet
e il linguaggio HTML, in quanto strumento eccezionale emergente
nella comunicazione globale e concepito nella duplice accezione
di “Intelligenza connettiva” (De Kherkove) e di “Intelligenza
collettiva” (Pierre Lèvi).
Internet, dunque, come paradigma della comunicazione globale,
per la comunità globale del sapere, dove la radice “mun”
(presente sia in comunicazione sia in comunità) deriva molto
semplicemente da “munus” “dono” in latino,
o dal greco “dóron”, che, seguendo Benvéniste, è
lo scambio, il dare e il ricevere, e quindi lo “spazio”
interattivo del sapere, dove la comunicazione sociale diventa
un’azione comune, ovvero il substrato politico ed intenzionale
dell’agire comunicativo di habermasiana memoria.
Primo punto d’arrivo a livello generale e programmatico è
la disamina processuale della “Dichiarazione di Berlino” (2003),
che porta l’inequivocabile titolo: “Accesso aperto alla letteratura
scientifica”, nella quale si pone senza mezzi termini la sfida
rappresentata da “Internet come mezzo funzionale emergente
per la diffusione della conoscenza”.
Passaggio obbligato a mo’ d’intermezzo storico-culturale è
stato lo sguardo sui fondamenti storici ed epistemologici
della cosiddetta nozione di “proprietà intellettuale”, andando
alle origini del dibattito avvenuto nel XIX secolo sul diritto
d’autore, al fine di superarne i limiti faziosi e le assurdità
utilitaristiche legate all’interesse finanziario e alle manifestazioni
di potere ormai ampiamente ridicolizzate dallo sviluppo di
tecnologie replicanti di alto livello.
L’obiettivo finale sarà quello di favorire ogni input di disseminazione
del sapere e della conoscenza in maniera “sostenibile, interattiva
e trasparente”, per offrire nell’era dell’accesso (Rifkin)
il massimo beneficio alla società, all’umanità e alla scienza
stessa.
Il mio incontro con M@GM@ e con il portale di www.analisiqualitativa.com
e con l’ormai pluriennnale dinamica intellettuale del sociologo
ed amico Orazio Maria Valastro, ha rappresentato per me un
momento di concreta applicazione della mia ricerca e delle
mie idee in proposito.
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