Contributi su aree tematiche differenti
M@gm@ vol.5 n.3 Luglio-Settembre 2007
NARRAZIONE E INVENZIONE:
MANUALE DI LETTURA E SCRITTURA CREATIVA
(Simone Giusti, Federico Batini, Gabriel Del Sarto, Narrazione
e invenzione: manuale di lettura e scrittura creativa, Erickson,
2007)
Fabio Sciarretta
f.sciarretta@laltracitta.it
Mediatore linguistico-culturale
e formatore; Responsabile dei servizi di orientamento per
stranieri e senza fissa dimora dell’Altra Città.
Il volume
si colloca a due anni di distanza da un’altra pubblicazione
“Narrazioni di narrazioni - Orientamento narrativo e progetto
di vita”, edita anch’essa nella stessa collana “Comunità e
persone”, di cui riprende la funzione più propriamente orientativa
e di empowerment della narrazione, soffermandosi in modo particolare
sugli aspetti riguardanti lo sviluppo di competenze trasversali
e di competenze per la vita “life skills” riconducibili a
pratiche che vanno dalla lettura ad alta voce alla scrittura
di sé e per comunicare.
Alla base del manuale vi è l’assunto che lo sviluppo di determinate
competenze “sociali” non sia un fatto del tutto aleatorio,
bensì il risultato di un processo di potenziamento che ha
inizio fin dai primissimi anni di vita attraverso un percorso
educativo consapevole fondato su una pedagogia narrativa.
Ciò non sta a significare che queste competenze non possano
essere acquisite al di fuori di interventi narrativi mirati,
tuttavia è chiaro che azioni finalizzate a tale scopo ne favoriscono
la comparsa e il consolidamento.
In quest’ottica, l’avvicinamento a pratiche come la lettura
ad alta voce e la narrazione di sé attraverso la libera espressione
dei propri sentimenti, della propria creatività e immaginazione,
in contesti educativi più o meno formali, pongono le basi
per lo sviluppo sia emotivo che cognitivo della persona, nonché
permettono di acquisire fin da piccoli quelle competenze insite
nell’atto narrativo stesso. Competenze trasversali quali la
capacità di scelta, di mettere in ordine eventi passati, di
prendere decisioni, di fare progetti futuri, di assumere punti
di vista diversi (punto di partenza per un’educazione che
si voglia concretamente interculturale), solo in apparenza
innate, diventano agli occhi degli autori, prerequisiti essenziali
per comprendere se stessi e il mondo circostante.
Presupposti teorici come quelli appena riportati devono tuttavia
connaturarsi in una proposta educativa di più ampio respiro
che investa anche i livelli d’istruzione superiori in termini
di contributo al rinnovamento dell’approccio didattico. La
metodologia narrativa non può limitarsi a momenti laboratoriali
extrascolastici ed extracurricolari, ma deve farsi parte integrante
della prassi didattica quotidiana. Poesia e letteratura, si
sostiene nei capitoli centrali, tornano ad essere utili, ad
avere valenza educativa, se riducono le distanza dall’esperienza
degli studenti, o meglio se il loro insegnamento prende le
mosse dai materiali posseduti da quest’ultimi. In un tale
scenario, la poesia riacquista quel potere eversivo soggiacente
all’unicità dell’atto creativo che la genera e la letteratura
smette di essere oggetto di analisi meramente tecnica per
trasformarsi in strumento di elicitazione, cornice situazionale
entro la quale gli studenti possono confrontarsi e co-costruire
i propri significati, ricomponendo il puzzle identitario.
Allo stesso modo, un’attenta educazione alla pratica della
scrittura favorisce l’attivazione di dinamiche analoghe. Scrivere
è un atto sociale, si afferma nel nono capitolo “Scrivere
per leggere, leggere per scrivere”, un atto comunicativo che
presuppone la presenza di un lettore capace di interagire
con il testo, di interpretarlo, di costruirlo mentalmente
ovvero di dare significato a ciò che legge sulla base delle
informazioni di cui dispone. Ne discende che la scrittura
non è mai un atto di per sé neutrale ed innocuo.
Per questo motivo, nella seconda parte del volume intitolata
“Effetti di lettura e giochi di scrittura”, che si contrappone
alla prima “Pedagogie” per un taglio meno teorico, è dedicato
ampio spazio alla scrittura sia intesa come prodotto di un
processo creativo ed in tal senso viene raccontata l’esperienza
di scrittori professionisti, sia come strumento di comunicazione
di cui valutarne l’efficacia (prendere le distanze da essa
per osservarla oggettivamente) rispetto al soddisfacimento
di determinati prerequisiti stabiliti in sede di pianificazione
del testo (destinatari, scopi della stesura, genere testuale
ed intenzionalità comunicativa).
Ottimo esempio di come si possano esprimere concetti importanti,
scrivendo in modo chiaro, il manuale rappresenta un concreto
strumento di empowerment in grado di far riflettere il lettore
e al contempo di metterlo in condizione di agire grazie ad
un prezioso repertorio di schede operative a conclusione di
ogni capitolo.
Simone Giusti, Federico Batini, Gabriel Del Sarto,
Narrazione e invenzione: manuale di lettura e scrittura creativa,
Erickson, 2007.
Questo volume propone diverse modalità e approcci per utilizzare
la scrittura e la lettura all’interno di scuole, corsi di
scrittura creativa, laboratori di animazione socioculturale,
percorsi di educazione interculturale e di orientamento attraverso
la metodologia narrativa, ma anche, attraverso la pratica
della lettura ad alta voce, all’interno della famiglia e di
gruppi informali.
Il libro si fonda sull’idea che la lettura e la scrittura
di testi creativi abbiano un forte valore educativo, in quanto
contribuiscono allo sviluppo delle competenze trasversali
o di quelle che vengono definite competenze per la vita (life
skills), attraverso l’utilizzo consapevole del cosiddetto
pensiero narrativo e di abilità ermeneutiche rispetto alla
conoscenza di sé e degli altri, all’attribuzione di significato
agli eventi e alla costruzione di senso.
Il volume è articolato in due parti, «Pedagogie» e «Effetti
di lettura e giochi di scrittura». Nella prima si toccano
i principali problemi teorici e metodologici, dalla funzione
della lettura ad alta voce per i bambini, sino al valore memoriale
dell’autobiografia. La seconda parte del libro si rivolge
direttamente al singolo lettore o scrittore che desideri migliorare
le capacità comunicative e, grazie anche alle indicazioni
di scrittori professionisti, intraprendere uno dei mestieri
della lettura e della scrittura.
INDICE DEL VOLUME
- Prefazione (Simone Giusti)
PARTE PRIMA
Pedagogie
- Ad alta voce (Simone Giusti)
- Fare storie (Federico Batini)
- La narrazione nella scuola dell’infanzia: «Lo sai che...»
(Gabriel Del Sarto)
- La poesia che ci serve (Gabriel Del Sarto)
- Suonare la lingua (Gabriel Del Sarto)
- Fuori di sé: narrazione e educazione interculturale (Simone
Giusti)
- Realmente io (Federico Batini)
- Educazione letteraria (Simone Giusti)
PARTE SECONDA
Effetti di lettura e giochi di scrittura
- Scrivere per leggere, leggere per scrivere (Simone Giusti)
- In cantiere (Federico Batini)
APPENDICE
- Scrivere per comunicare (Simone Giusti)
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