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  • Comunità e relazioni sociali su internet
    Nicola Cavalli - Oscar Ricci - Elisabetta Risi (a cura di)

    M@gm@ vol.4 n.1 Gennaio-Marzo 2006

    COMUNITÀ ON LINE TERRITORIALIZZATE. ETERODIREZIONE DI UNA SPACCATURA: IL FORUM DEI TIFOSI SALERNITANI


    Sergio Splendore

    sergio.splendore@unimi.it
    Università degli Studi di Milano.

    Framework teorico e metodologia utilizzata

    L’approfondimento qui di seguito presentato – indagando un precipuo studio di caso – cerca di mettere in luce le particolari relazioni che si intrecciano tra old e new media, soprattutto nella specifica influenza su comunità che si strutturano off e on line. Tenendo dunque in considerazione non solo lo specifico della rete, ma utilizzando uno sguardo che si dispiega su altri mezzi di comunicazione (in particolare televisione e quotidiani cartacei), questo approfondimento converge nel più ampio framework teorico mutuato dai cultural studies: quello dell’encoding e del decoding [1].

    Come suggerito dal modello preso in considerazione, passeremo a valutare distintamente i processi di produzione e di ricezione di testi mediali, consapevoli che la stuggle of meaning, la produzione di senso rispetto ai messaggi messi in codice nella fase dell’encoding si struttura nella seconda fase, quella del deconding. Osservatorio privilegiato per la lettura della messa in codice è stato quello di un forum dove la comunità presa in esame si confronta. Se questo è il punto di partenza teorico, la metodologia impiegata per approfondire lo specifico studio di caso ha vissuto due fasi: la prima è stata quella esplorativa, con un numero congruo di interviste in profondità per costruire lo scenario all’interno del quale si dispiegava lo studio, mentre la seconda invece è stata un’etnografia del forum considerato [2]. A questo punto diventa necessario sviluppare lo specifico del caso considerato, cercando sia di ricondurlo al più ampio framework teorico qui sopra introdotto, che di giustificare quale interesse e valenza scientifica possa avere.

    Quando la curva si divide: i tifosi della salernitana ad un bivio

    Questo studio si occupa della comunità [3] dei tifosi salernitani. Comunità che chiaramente ha come momenti di aggregazione condizioni off line (lo stadio, i club, piuttosto che i bar della città), ma che ha come valvola di sfogo un forum inserito all’interno di un portale che raccoglie le principali notizie sulla città di Salerno. Prima di sviluppare il discorso precipuo che si riferisce al sito internet considerato e al suo relativo forum, è necessario accennare brevemente agli avvenimenti che hanno condotto la comunità dei tifosi della Salernitana ad una spaccatura. Ovvero ad una divisione che ha portato con sé strascichi e conflitti evidenti soprattutto nell’arena mediale virtuale, dove le parti si contendono l’eredità del patrimonio simbolico e storico della vecchia società calcistica divisa in due tronconi.

    Per quasi novant’anni la principale ed unica squadra di calcio professionista di Salerno è stata la Salernitana Sport, fondata nel 1919 e fallita per debiti finanziari alla fine della stagione calcistica 2004-2005 (agosto 2005). Sfruttando una legge statale (il cosiddetto lodo Petrucci), una nuova proprietà costituita da imprenditori locali ha creato un nuovo organigramma e ha rilevato la vecchia società fallita, iscrivendo con gli obblighi e gli oneri derivanti dal citato lodo, la nuova squadra al campionato di serie C1 [4]. La nuova proprietà ha dovuto cambiare il nome della squadra, scegliendo il nome Salernitana Calcio 1919, proprio per confermare la continuità con la storica società della città di Salerno. Il vecchio proprietario della Salernitana Sport, Aniello Aliberti, come la legislazione corrente permette, ha riesumato la società fallita, iscrivendola al campionato di terza categoria [5], mantenendo i suoi diritti sia sul nome, sia sul simbolo della società [6].

    A questo punto la città di Salerno si è trovata con due squadre di calcio che impugnano la legittimità e la continuità storica con la squadra che per quasi novanta anni ha rappresentato la città a livello calcistico professionista: da un parte la Salernitana Sport, che di quella squadra mantiene simbolo e nome ma che milita nella categoria più bassa in assoluto e con un presidente in qualche modo delegittimato dal fallimento, dall’altra la neo società Salernitana Calcio 1919, che dalle ceneri della vecchia società fallita si è ricostruita prendendo legittimamente/legalmente il suo posto nel campionato di Serie C1 [7].

    La curiosità intellettuale che ha spinto verso questo approfondimento è stata cercare di comprendere come si sia giocata da parte delle due società questa contesa del patrimonio di storia, di continuità, di tradizione e che esito abbia avuto la rispettiva richiesta di legame con la tifoseria e con la città più in generale. Tutto questo considerando che dal punto di vista prettamente legale, essendo questo il primo caso in Italia, non esiste una norma che sciolga il dilemma di questa attribuzione, che legittimi, insomma, chi sia “più vero del vero”. Per tale motivo la contesa e l’appropriazione si gioca soprattutto nella dimensione del simbolico e nella costruzione di discorsi che possano rendere legittima questa appropriazione. Sostanzialmente abbiamo cercato di valutare da una parte la reazione del panorama mediale, il modo in cui i diversi media hanno raccontato e descritto la contesa (o il modo in cui le proprietà delle due società abbiano potuto influenzare, nella più tipica tradizione del news managment, la produzione dei testi mediale); dall’altra come ha reagito la tifoseria, l’utente dei diversi mezzi di comunicazione, il pubblico in senso lato, quale senso e quale significato abbia conferito ai testi mediali fruiti e in ultimo quali strategie discorsive abbia utilizzato per giustificare la scelta di posizione per una o per l’altra delle due compagini. In sintesi non abbiamo fatto altro che cercare di individuare come si sia sviluppato il processo di encoding e di deconding.

    Ricognizione politica del panorama mediale

    Lo scenario più ampio del panorama mediale che si occupa della città di Salerno e soprattutto il modo in cui ha trattato gli avvenimenti considerati, è stato ricostruito tramite due differenti livelli: il primo un approfondimento nato dai soliti canali che si occupano di editoria [8], con la seguente fruizione dei prodotti mediali, soprattutto quelli disponibili on line. Dall’altra parte invece la ricostruzione di questo panorama è stata affidata agli intervistati, che soprattutto nella descrizione degli atteggiamenti dei diversi media nei confronti della scissione della Salernitana, ha scoperto scenari ben più intricati e soprattutto, ci ha dato modo di comprendere quale fosse la situazione percepita di questa divisione da parte dei tifosi.

    Il panorama mediale di Salerno, pur essendo vivace e seguito, ha la tipica composizione da città medio piccola [9]: tre televisioni locali (Lira TV, TeleColore Salerno e TV Oggi) e alcune testate giornalistiche cartacee (il giornale La Città del gruppo Finegil [10], Cronache del Mezzogiorno e Il Salernitano) ed altre testate nazionali e regionali che si occupano anche della città di Salerno: Corriere del Mezzogiorno e Il Mattino tra i principali.

    Tutta questa struttura degli old media è affiancata dal sito che abbiamo preso in considerazione per la nostra ricerca: www.salernonotizie.it.

    Salernonotizie è un portale di informazione con testata giornalistica depositata, il cui direttore si chiama Vincenzo Esposito. L’editore invece è Raffaele Budetti, anche editore dell’emittente locale Lira TV, da cui il sito mutua molti dei servizi giornalistici.

    Da una delle interviste fatte per la ricerca:
    ”L’editore di Salernonotizie e di Lira TV è Budetti … lui ha una storia un po’ strana con la Salernitana … nel senso che all’inizio degli anni novanta, il suo canale televisivo rappresentava una specie di nemico per Aliberti, i giornalisti si trovavano spesso a criticare fortemente le scelte del presidente della Salernitana… ora invece si trovano a combattere assieme la stessa battaglia”.

    “Mi Potrebbe spiegare meglio… cosa significa combattere assieme la stessa battaglia?”.

    “Come sa, Aliberti ha riscritto la squadra nel campionato di terza categoria, ha tenuto nome e simbolo della società … è un caso assurdo, è la prima volta che accade in Italia una cosa del genere … Aliberti ha iscritto la squadra in terza categoria, quello che dovrebbe accadere è ignorare questa mossa inutile, invece sia Lira TV, sia il sito Salernonotizie che come detto sono editi entrambi da Budetti, stanno facendo un sacco di casino su ‘sta cosa … servizi, articoli, vanno a filmare le partite e tutto il resto”.

    La situazione individuata da questo scorcio di intervista è chiara: uno dei principali network televisivi di Salerno – appunto Lira TV – al cui editore appartiene anche Salernonotizie – portale informativo molto cliccato – ha dato larga copertura informativa alle fasi di preparazione e costruzione della Vecchia Salernitana di Aniello Aliberti. Questa ampia copertura informativa ha avuto la capacità di inserire questo argomento all’interno del dibattito della più ampia comunità dei tifosi, generando il paradosso di una squadra di terza categoria al centro dei principali notiziari sportivi della città. Questo scenario qui tratteggiato è stato reso ancora più complesso e completo dalle interviste effettuate nel corso della ricerca.

    ”A vuo’ sapè a verità? ... si tu la vuò sapè, io te la dico … la verità è che Lira Tv è molto legata al ex sindaco De Luca … sindaco dei DS … infatti De Luca, ancora adesso che non è più sindaco, ogni venerdì pomeriggio ha una trasmissione sua su Lira Tv … gli imprenditori che hanno rilevato la Salernitana dopo il fallimento e hanno permesso l’iscrizione della società in C1, sono imprenditori in quota margherita … quota margherita, il partito intendo, capisci? … allora De Luca ha pensato che l’intervento di questi imprenditori, la loro vicinanza con gli alleati nemici della margherita, potesse come dire? Cancellare la sua visibilità … allora stanno sostenendo Aliberti … tutto qui … per questo Salerno ha due squadre, unico caso in Italia … perché a Firenze non è successo e qui sì? Perché lì sono seri, perché hanno fatto gli interessi della città e dei tifosi … non come qui a Salerno”.

    Come osservatori, pur non considerando la variabile politica come totalmente esaustiva nello spiegare questa anomalia, ci teniamo a sottolineare che effettivamente questo riscontro non è stato ritrovato solo nelle interviste effettuate, ma anche in alcuni riferimenti all’interno del forum [11]. A questo punto l’interesse è stato anche quello di cercare di comprendere oltre Lira TV quale atteggiamento abbiano tenuto le altre emittenti.

    “All’inizio tutto il casino lo hanno fatto soprattutto Lira TV e Salernonotizi e… le altre emittenti, che ne so TV Oggi per esempio, ma anche La Città, non è che dessero molto credito e spazio alla Salernitana di Aliberi … mi piace pensare non lo facessero per onestà intellettuale … poi però, sai come vanno certe cose, l’appoggio di personalità importanti, questa vera e propria campagna sia di Lira TV e sia di Salernonotizie … ad un certo punto anche le altri emittenti si sono dovute confrontare con questo fenomeno e con questa anomalia … Il Mattino poi ha cominciato a scrivere qualche articolo ... poi è cominciato il campionato e a vedere la Salernitana di Aliberti si sono uniti tutti gli ultrà plaitano [12] … una squadra di terza categoria che fa mille spettatori ogni partita non è cosa da tutti i giorni, è una notizia vera, altro che Cervia … eppoi ogni sabato nasce il problema del campo, di come ospitare questi mille tifosi nei campetti di periferia ... insomma tutto questo ha trovato risalto nelle televisioni e nei giornali”.

    Cercando di tirare le fila di questo discorso, possiamo affermare che il sistema dei media di Salerno ha in qualche modo favorito e costruito letteralmente l’interesse verso la Vecchia Salernitana, pur questa militando nella più bassa categoria dei dilettanti, inserendola nella agenda dei temi di cronaca in discussione per la città. Alcune emittenti lo hanno fatto con un vero e proprio intento promozionale, forse anche utilizzando criteri che esulavano le competenze prettamente giornalistiche (come nel caso di Lira TV e del portale Salernonotizie), in altri casi invece andando a raccontare un fenomeno che poteva essere considerato davvero anomalo e che rispettava pienamente i criteri di notiziabilità [13]. Nel primo caso si può citare come esempio l’inchiesta on line promossa dal portale di Salernonotizie, che chiedeva a quale delle due squadre l’eventuale votante si sentisse più vicino, la Nuova o la Vecchia Salernitana.

    Per esempio hai visto il sondaggio sul sito … quale delle due compagini ti senti più vicino … e che caspita, come si fanno a paragonare una squadra professionista di serie C e una dilettante di terza categoria … insomma è come mettere a confronto il Greco di Tufo con l’acqua del rubinetto … sono due cose diverse … giocano tutti al pallone ma sono cose diverse.

    Per altre emittenti invece, l’interesse più che precipuamente calcistico, verteva sull’anomalia solo salernitana e sui problemi di ordine pubblico che poteva generare.

    A questo punto ci affidiamo all’analisi del forum per comprendere quali siano state le reazioni dei tifosi, che nel giro di un’estate si sono ritrovati davanti ad una scelta tra due compagini differenti e che in maniera diversa richiedevano il loro appoggio e impugnavano la loro continuità nei confronti del passato.

    Rituale di una battaglia: ecologia di un’ invasione [14]

    Come ripetuto nei paragrafi precedenti il forum analizzato è inserito nel portale www.salernonotizie.it. Questo raggiunge il numero maggiore dei contatti durante le partite esterne della Nuova Salernitana, dunque è il forum che coagula nella sua quasi interezza i tifosi che hanno scelto di seguire la squadra che milita tra i professionisti. Pur essendo veicolato alle partite della Nuova Salernitana, all’inizio della stagione calcistica in corso ha richiamato a sé anche la presenza di chi invece si dichiarava ancora legato alla Vecchia Salernitana e al suo presidente Aniello Aliberti. Nella nostra etnografia, l’intento è stato quello di individuare alcune delle strategie discorsive con le quali i due tronconi della comunità dei tifosi giustificano la scelta effettuata.

    Il forum ha prodotto infatti questo tipo di strategie retoriche, sia da parte di chi ha deciso di sostenere la Nuova Salernitana, sia da parte di chi invade questo spazio per legittimare la propria scelta di seguire la Vecchia Salernitana. Il fascino attribuibile al forum cresce, considerando che la sua frequentazione aumenta contestualmente alle partite della squadra (più in particolare quelle che la Nuova Salernitana gioca fuori casa). Dunque al dibattito sull’ identità della comunità si affianca l’aleatorietà del risultato della partita in corso, creando davvero un clima virtuale da stadio, o meglio da curva, nel quale tra i discorsi dei supporters si inseriscono talvolta i cori avversari (battute, prese di posizione all’interno del forum delle tifoserie rivali), ai quali risponde il gruppo della curva. La partecipazione a questo forum non comporta alcun rito di passaggio, non esiste la necessità di alcuna iscrizione ad un software, basta collegarsi a qualsiasi ora al sito di salernonotizie, cliccare adeguatamente sul “lascia un messaggio” è si può inserire il commento che si vuole. Questa facilità d’accesso, possibile in qualsiasi momento anche a match concluso, permette a chiunque di invadere lo spazio, naturalmente anche a chi tifoso salernitano non è, permette a chiunque di inserirsi nel coro dominante degli abituali navigatori del sito.

    Nell’analisi del forum ci siamo principalmente concentrati su alcuni aspetti:
    1) Il ruolo dei navigatori del forum che risiedono lontano dalla città di Salerno;
    2) I commenti riservati al mondo dei media in generale e al sito di Salernonotizie, che come analizzato poco sopra ha gestito la fase di encoding schierandosi più o meno apertamente a favore del proseguimento del progetto di Aniello Aliberti e della sua avventura in terza categoria con la Vecchia Salernitana;
    3) I modi in cui i sostenitori delle due diverse compagini giustificano la propria scelta.

    Il forum ha vissuto il primo mese della nuova stagione calcistica in una vera e propria situazione di impasse, una sorta di desolazione che neanche alcuni risultati positivi della squadra di serie C1 riusciva a far superare. Nonostante le persone si ritrovassero all’interno del forum principalmente per seguire la Nuova Salernitana, quello che accadeva era una sorta di riflessione contestuale e complessiva della frattura che la squadra di calcio cittadina aveva vissuto.

    Come è ben argomentato da alcuni passaggi che riporteremo qui di seguito, questo sconforto, questa consapevolezza di vivere in un momento di passaggio e di scelta, si riferiscono a tutti i livelli della comunità, sia quella in senso stretto del sito, che quella più ampia e veicolata al territorio cittadino:
    Ma … nn c'è nessuno oggi a seguire i granata??? nn c'è lucio il profeta, nn c'è peppe … ma ke fine hanno fatto tutti … cmq www.salerno-on-line.tk seguite le istruzioni e vedrete TELECOLORE DJ DOMYX 06/11/2005 14.14.06.

    Le battute qui di seguito si riferiscono allo stadio Arechi, stadio che ha sempre ospitato le partite della squadra professionista della città:

    Che fine di merda che abbiamo fatto neanche 1000 persone Francesco 06/11/2005 15.14.38 [15];

    Questo stato del tifo salernitano mi deprime....come non mai! Ciruzzo06/11/2005 15.17.28;

    Ragazzi è una tristezza vedere poca gente all'arechi... Max Tortora 06/11/2005 15.11.32;

    Dati Ufficiali 1120 Presenti Allo Stadio Che Schifoooooooooo Aliberti Ha Rovinato Salerno Contro Aliberti06/11/2005 15.28.28.

    Il punto però sul quale si vuole concentrare l’attenzione è che presa coscienza dello status quo, i partecipanti al sito sin dalle prime battute cominciano una vera struggle of meaning. Quello che accade nel forum il primo mese della nuova stagione calcistica è il tentativo di confrontarsi su quello che sta accadendo intorno alla loro squadra, cercando di dare una nuova definizione della situazione, senza lasciarla ad altri (in particolare ai mezzi di comunicazione di massa), o meglio lasciando in un primo momento ai principali media la scelta dei temi su cui dibattere, ma riservandosi il diritto dichiarato di interpretare questi messaggi in autonomia. In questa fase preliminare, un ruolo fondamentale nel forum lo hanno giocato i partecipanti che vivono fuori dalla città di Salerno. L’impossibilità di condividere e fruire quotidianamente sia i testi mediali sia i discorsi da bar, da stadio, li porta costantemente a chiedere spiegazioni, resoconti. E’ anche nelle risposte e nei discorsi costruiti alla pressione di queste domande, che si stabilisce il processo di ridefinizione della situazione.

    Scusa, per quale delle due salernitane bisogna fare il tifo? Per lucio il profeta 6/11/2005 14.40.48;

    Qualcuno può farmi capire la differenza tra la salernitana di aliberti e quella attuale?Sono su a Milano e non vicino alle notizie della città.Grazie Paolo13/11/2005 15.14.37.

    Queste domande generano, come si potrà individuare nelle parti del forum riportate qui sotto, momenti di riflessioni che sono in loro sì nuove definizioni della situazione, ma ancora in costruzione, tratteggi che devono ancora trovare orientamenti definitivi:

    Il problema non è la Salernitana o quale Salernitana. Il problema è che Salerno sta perdendo la sua identità. La gente fugge via perchè le case hanno prezzi immondi e immorali, per strada non ci sono più gruppi che fanno comunità, attaccamento alle origini, è una città che le scelte scellerate di politici che invece passano per eroi stanno lentamente distruggendo. Tra non pochi anni la stessa festa di San Matteo sarà roba per pochi. Tutto questo trova cartina di tornasole nello stadio. Il motto degli ultras era VIVERE ULTRAS PER AMARE SALERNO, ma se Salerno te la tolgono, se per vivere devi andare via o per lavorare emigrare, se le attività commerciali sono in mano a stranieri della regione limitrofa (noi non siamo campani, se andate a studiare anche l’antropologia della cuscinetto tra Campania e Lucania)se tanti posti caratterizzati da una salernitanità che non c’è più ora non ci appartengono, se quando passeggi per Salerno e sembra una città da usare ma non più da vivere, da sentire propria perchè poi allo stadio tutto questo dovrebbe stravolgersi. Metteteci nell’ordine A) la divisione della Curva B) la scomparsa di capi carismatici C) il calcio in generale che stà appassendo (non c’è nulla che duri per sempre, i padri padroni del calcio avrebbero dovuto saperlo che con le loro schifezze, con la spremitura di tutto alla fine anche la mucca muore….e sembrava impossibile) D) la crisi economica E) il calcio in poltrona davanti alla tv F) i prezzi immorali che stà facendo questa società (10 euro per una C???) G) l’incapacità di capire che c’era bisogno di un’ opera di “arruffianamento” , es.la squadra nelle scuole di Salerno e, soprattutto provincia, perchè è lì che vive il grosso degli ex cittadini di Salerno, pubblicità sfiziose, marketing economico ma accattivante,( sono imprenditori e che cavolo!!), insomma una serie di scelte sbagliate (la palla di pezza è singolare, ma come per far sentire la squadra veramente la Salernitana potevate sceglere San Matteo, il Campanile del Duomo stilizzato, il Castello d’Arechi, un simbolo della scuola Medica, il Follaro con Opulenta Salernum ed andate a scegliere una palla di pezza, della serie faccimm nu logo ambress ambress… Forse ho dimenticato altre cose ma di getto e con rabbia queste sono le mie considerazioni Con il rammarico di quelle che erano le nostre speranze e cosa invece siamo diventati come città, squadra, tifosi …c’era una volta Salerno e la salernitanità … SALERNO 06/11/2005 15.21.27;

    Le parole di Salerno sono emblematiche … ma aggiungerei: manca un capo carismatico in tutto, mi sembra che nessuno voglia fare qualcosa non per i propri interessi ma per quelli di una comunità intera e questo vale per lo sport, per il tifo, per la politica, per il commercio, per tutto. Ciruzzo06/11/2005 15.32.13.

    Nelle prime battute, questo processo di ridefinizione della situazione rimane ancora incompiuto. Ciò si può notare anche nei bersagli che i partecipanti del forum prendono di mira. Se per esempio, si intravede decisione nella scelta di alcuni “nemici della comunità”, primo fra tutti il presidente della Vecchia Salernitana e diversi mezzi di comunicazione di massa:

    Passerà anche questa stampa salernitana peggiore di tutti i tempi e schierata, andrà definitivamente via Aliberti che col suo orgoglio ha danneggiato Salerno. CREDETEMI, RINASCEREMO! LOMBARDI TIENI DURO, ANCHE SE RIMARREMO IN CENTO! Ricostruire 06/11/2005 15.42.33;

    Vedrete che se questa società terrà duro, tra qualche anno vivremo nuove emozioni. Bravo “ricostruire”. Hai centrato il problema, i problemi da eliminare (stampa pessima e Aliberti)e credo che il futuro non potrà essere che roseo. LUCIANO DA PRATO 06/11/2005 15.47.16.

    Questo atteggiamento negativo nei confronti dei media che hanno sostenuto la continuità del progetto del presidente Aliberti e della Vecchia Salernitana, resisterà a lungo all’interno dei navigatori del sito, soprattutto nei momenti in cui la Nuova Salernitana non riesce ad ottenere i risultati sperati.

    Mamma mia e come stanno godendo a lira tv..... schifus13/11/2005 14.52.38;

    X la redazione: il vostro commento è palesemente anti salernitana. E' inutile ribadire che la fermana è ultima. Gia' lo sappiamo. Darthvader 20/11/2005 15.01.49.

    La comunità che si sta stringendo attorno alla Nuova Salernitana rimane però ancora indecisa sulla posizione da prendere nei confronti della Vecchia Salernitana e della parte della tifoseria che la sostiene. Come dimostra il passaggio riportato qui di seguito:

    Che vergogna…ieri il plaitano e i boys stavano alla terza categoria ma Non vanno pià all’arechi?!??! o oggi ci sono cmq anche in c?!? 25000 6/11/2005 15.53.23;

    Ognuno la sua scelta non si puo’ dire se e’ giusta o sbAGLIATA LA SCeLTA DEI PLAITANO ,io le seguiro’ tutte e due stefano7399 06/11/2005 15.56.11;

    Anch io le seguiro entrambi il cavalluccio e sempre il cavalluccio mat to 06/11/2005 15.58.22.

    La comunità che si è stretta attorno al progetto della Nuova Salernitana, per avere uno scatto decisivo verso la costruzione condivisa della nuova definizione della situazione e le risorse per ulteriori strategie discorsive per legittimare la propria scelta, ha però avuto bisogno di un intervento dall’esterno. Questo ha coinciso con l’acquisto da parte della società della Nuova Salernitana dello storico simbolo della società: l’ippocampo [16]. Con un’opportuna manovra di immagine, riuscendo a far convergere i news media attorno all’avvenimento, la proprietà della società ha comprato i diritti di utilizzo del logo originale della vecchia società calcistica.

    E’ importante sottolineare che se questo acquisto è dipeso dalla società – la quale formalmente è oltre il sistema dei media - la realtà è che la copertura informativa rispetto a questo avvenimento lo ha fatto diventare a pieno titolo un vero e proprio messaggio messo in codice per la comunità, un vero e proprio processo di encoding. La fase di decoding, per quello che si è potuto analizzare dal forum, ha avuto da una parte una lettura da lettore modello [17] echiano da parte di chi sostiene la Nuova Salernitana. Da parte di chi invece è rimasto legato alla Vecchia Salernitana si è avuto piuttosto una decodifica aberrante [18]. Qui di seguito riportiamo alcuni frammenti del forum che giustificano l’interpretazione di questo evento, come propellente per nuove strategie retoriche che legittimano la scelta di stare a fianco della Nuova Salernitana.

    E mo. Con l'ippocampo storico della salernitana, Plaitano e C. che fanno. Fuori i cafoni dalla Salernitana. GC da Roma 20/11/2005 12.44.59;

    Evviva la Salernitana Calcio, quella del Cavalluccio. DP 20/11/2005 13.52.49;

    Oggi l'unica' cosa positiva sicuramente e' il ritorno del cavaluccio. Pero' per portare i tifosi allo stadio serve ben altro francesco 20/11/2005 15.26.00;

    Finiamola se no si va in c2 sosteniamo la sola e unica salernitana che gioca all'arechi.solo x salerno ulyta s20/11/2005 16.49.1.0

    Dunque se da una parte si impugna sia il simbolo sia il campo da gioco dove la Nuova Salernitana disputa i propri incontri, dall’altra si ricorre a strategie discorsive che rinnovano la continuità su altri simboli della città (San Matteo il protettore) e sulla storia della società. In questo tentativo di delegittimazione degli ormai rivali, si ricorre anche alla aleatorietà. Il giorno in cui la Nuova Salernitana si ripresenta ai suoi tifosi con l’ippocampo la squadra pareggia in casa con l’ultima in classifica.

    Ma ke state a di andate a vedere la vera salernitana, quella ke voi tutti tifavate fino all'anno scorso, o meglio fino a 4 mesi fa'. Ma vi rendete conto ke questa societa' non ha nemmeno i soldi x cacciare costantini. Ma ke futuro avete? Noi veri tifosi senza categoria ma con ideali ben precisi, voi ultras mercenari, tifosi di categoria, servi carraro!ps rimarrete sempre quelli del pallone di pezza forza salernitana sport 20/11/2005 15.11.50;

    San matteo e' grande!!!! L'esordio del cavalluccio rubato=una figura di merda contro la fermana!!! Famiglia d'alma vergognati ultra 20/11/2005 16.38.17;

    La maledizione del cavalluccio si abbatta su di voi maledetti!!! Ci avete rubato il logo ma non la storia!!! Gipo viani delio rossi marco di vaio rino gattuso hanno giocato nella squadra che adesso versa in terza categoria!!! Questo non c'e lo ruberete mai!!! Solo salerno!!! 20/11/2005 16.40.17;

    Lombardi ti sei comprato un pezzo di carta dalle mani di una famiglia di accattoni, che pochi giorni prima si vantava che all epoca non esistevano tutte ste storie sui diritti di autore. Noi abbiamo una storia.... Lombardi un pezzo di carta... e ci si pulisca il culo! Toto 20/11/2005 16.47.08;

    Lombardi in settimana vi ha preso in giro promettendovi il cavalluccio,era una scusa per non parlare di rinforzi per la squadra.e poi dicevate che aliberti era pinocchio? Nel bene e nel male 20/11/2005 16.36.09.

    Quello che abbiamo ricavato dall’etnografia del forum è che dopo le prime settimane di studio, di confronto e perplessità, si fa sempre più netta e inconciliabile la spaccatura all’interno della comunità. Quello che è accaduto, come dimostrano le battute che riporteremo di seguito, è che i sostenitori della Nuova Salernitana dopo aver davvero in qualche modo concordato delle definizioni alla situazione, dopo averle ripetute e sostenute, si trovano ad ignorarle e a calarsi totalmente nella nuova dimensione, sentendo propria la Nuova Salernitana, il suo presidente e tutto quello che gira attorno alla squadra [19].

    Elenchiamo alcuni spunti su queste nuove definizioni (in questo caso nel più stretto senso etimologico di de-finire) che la ritrovata comunità ha attribuito ad alcuni dei temi più presenti nelle prime settimane della stagione calcistica. La Vecchia Salernitana discorsivamente viene costantemente ricondotta a quella che è una squadra di terza categoria, ma soprattutto cercando di identificarla sempre di più con il suo presidente, sul quale la riprovazione è comune e concorde:

    Che ha fatto ieri la salernitana sport? X Redazione 13/11/2005 16.27.59;
    La salernitana sport ha vinto 7 a 0 COSTANTINI VATTENE 13/11/2005 16.29.23;
    Per favore, la salernitana di aliberti gioca contro i cinquantenni con la panza annanz mario da orgosolo 13/11/2005 16.38.13;

    Sta in terza categoria, cosa vuoi che le tv dicano di più? I giocatori, a parte la Salernitana, normalmente lavorano. Vuoi mica sapere che lavoro fanno? Mi sà che ancora non avete compreso dove ci ha portato il napoletano!!! cosa? 20/11/2005 16.55.34.

    Ulteriori esempi di queste de-finizioni si possono ricavare sul presidente della Vecchia Salernitana, Aniello Aliberti:
    Avete sentito le dichiarazioni di aliberti ? Ma come fa a parlare in quella maniera dopo che ci ha fatto fallire conn 50miliardi di debiti ? Luigi da firenze 20/11/2005 12.41.52;

    Il signor aliberti ha avuto il coraggio di affermare che la vera salernitana quella del cavalluccio e'viva e vegeta ed e'in terza categoria … e qualcuno lo difende ancora… 20/11/2005 13.17.35;

    Aliberti ci ha preso in serie b e ora è in terza categoria!i risultati sono davanti a tutti!è inutile discutere!!!è un fallito e basta!!!e poi lo sanno tutti perche' gli ultras plaitano sono con lui..... anti-aliberti20/11/2005 14.11.16;

    Basta a nominare aliberti...ho appena consumato il pranzo domenicale porkoddiaz!!!!!!!!!!!!!!!! Bag 27/11/2005 15.48.48;

    Speriamo che il tribunale ci tolga definitivamente alì babà dai coglioni. Gino, salernitano da roma 08/01/2006 14.45.20.

    Con l’aiuto dei risultati positivi della squadra, la comunità è riuscita a ritrovarsi e a ridefinirsi. Nelle più recenti analisi del forum, si riscontrano sempre meno riferimenti alla Vecchia Salernitana, si ritrovano i vecchi rivali (Napoli e Avellino su tutti), ma soprattutto si ricostituisce quella comunità di intenti, di scopi, di finalità, di interessi intorno all’oggetto comune.

    ... Noto con piacere che si sta ricreando la vecchia "combriccola" ... un saluto a tutto voi e buona domenica .... PS: FORZA SALERNITANA!!!! Ciruzzo 08/01/2006 14.01.23;

    Ci mancavi, ciruzzo, dov'eri? attendiamo ora il peppe dal nord america luis da bergamo 08/01/2006 14.03.32.

    Non è banale notare inoltre che quando la Nuova Salernitana gioca a Salerno, dalle firme dei partecipanti al forum si intravede una crescita percentuale della presenza di persone che scrivono fuori dalla città. Ciò può significare che molte persone di Salerno che seguivano all’inizio la squadra tramite il forum hanno ricominciato ad andare allo stadio, dopo essersi riconciliati discorsivamente si sono riconciliati con la squadra anche fisicamente [20]. A questo punto il tema del forum non è più quale Salernitana e perché, ma sulla Nuova Salernitana, i cui tifosi hanno occupato il sito, quale formazione, quali acquisti, quali i prossimi incontri, etc. etc.

    Conclusioni: battaglia non virtuale per l’agenda

    Nella parte conclusiva di questo approfondimento, pur consapevoli delle differenti e possibili letture che si possono dare a questo rito di passaggio descritto all’interno della comunità analizzata, preferiamo sviluppare alcune riflessioni su un particolare oggetto, che fino ad ora abbiamo citato ma mai approfondito accuratamente: ci riferiamo alle teorie sull’agenda building [21]. Per argomentare meglio questa posizione, bisogna riflettere sul ruolo che il gioco del calcio riveste sia a livello politico [22] sia a livello di informazione locale.

    Per quanto riguarda la sfera politica, per un sindaco riuscire a difendere le posizioni e le esigenze della comunità dei tifosi locali, diventa vitale fonte di popolarità e di probabile bacino elettorale. Proprio per questo nei processi di agenda building, di costruzione dell’agenda pubblica, il calcio all’interno della politica locale, diventa tema importante – se non in certi casi dominante – e fonte di scontro “per imporre i punti di vista o le ‘letture’ (frames), su questi stessi temi” [23]. Come abbiamo accennato all’inizio di questo nostro resoconto, è stato proprio il caso preso in esame, dove la spaccatura eterodiretta della squadra di calcio e della comunità di tifosi, ha avuto come variabile anche quella politica e il latente conflitto tra chi rappresenta il Comune e chi rappresenta la Provincia di Salerno.

    L’altro attore che ha partecipato a questo conflitto nella costruzione dell’agenda è stato tutto l’apparato dei news media. Bisogna sottolineare con forza che l’informazione locale ha come tema trainante i fatti sportivi. Nel complesso del palinsesto delle emittenti locali, le trasmissioni televisive che si occupano di calcio sono quelle più viste e più seguite.

    Il terzo attore coinvolto nella costruzione dell’agenda è naturalmente la comunità dei tifosi che abbiamo analizzato e studiato. Nel caso considerato da questo studio, il punto di vista che si vuole sostenere è che quello che generalmente è considerato il terzo attore, in questo caso specifico, ha fatto valere tutto il suo potere negoziale proprio nella scelta dei temi da mettere in agenda. Questo potere nella scelta dei temi da mettere in agenda, il terzo attore è riuscito ad ottenerlo proprio grazie al forum, momento in cui la comunità tutt’altro che virtuale, ha potuto riflettere e confrontarsi, dare una definizione della situazione e imporla al dibattito oltre il forum stesso. Dopo questo rito di passaggio consumatosi on line, con i tifosi che sono ritornati allo stadio, l’agenda dei media per mantenere la propria utenza ha dovuto gioco forza modificare la sua fase di encoding. Dall’accento posto sulle due Salernitane, da questa attenzione verso una squadra di terza categoria, ha dovuto spostarsi verso la Nuova Salernitana, rivalutando temi che in qualche modo erano stati accantonati o su cui comunque si dava meno risalto. Rifacendoci al nostro caso: dal dibattito tra Nuova e Vecchia Salernitana, si è cominciato a scegliere come tema dominante, la guida della Nuova Salernitana [24], la probabile formazione, la posizione in classifica, i futuri avversari, etc, etc.

    In conclusione dunque, l’inconsapevole battaglia combattuta dalla comunità – combattuta soprattutto tramite l’utilizzo di internet – è stata proprio quella della costruzione dell’agenda, dunque non una semplice struggle of meaning, ma una vera e propria struggle for agenda.


    NOTE

    1] Hall, S. “Codifica e decodifica”, in Tele-visioni, a cura di Martinelli, A. e Fatelli, G., Roma, Meltemi, 2000.
    2] Cfr. Boni, F., Etnografia dei media, Roma, Laterza, pp. 124-147.
    3] Per rendere più agile la trattazione usiamo il termine comunità senza problematizzarlo ulteriormente, pur consapevoli delle molteplici accezioni in cui si può utilizzare questo termine. Per una sua trattazione rimandiamo al contributo di Paccagnella, L. La comunicazione al computer, Bologna, Il Mulino, 2000, pp. 129-140.
    4] Tra i vincoli più importanti del cosiddetto lodo Petrucci, che permette ad una nuova società di rilevare la fallita e iscriverla una sola categoria inferiore rispetto a quella precedente sono: il cambiamento totale della proprietà della società, la perdita di qualsiasi bene mobile e immobile appartenente alla società precedente, il cambio di nome e simbolo che rimangono di proprietà del vecchio proprietario (esclusi successivi ricorsi al tribunale o l’acquisto al tribunale fallimentare, una volta decretato in via definitiva il fallimento della vecchia società).
    5] La terza categoria rappresenta la categoria più bassa nel calcio dilettantistico.
    6] Il simbolo della Salernitana Calcio è un ippocampo.
    7] Per praticità espositiva, da ora in poi la Salernitana Calcio 1919, cioè la squadra che milita nel campionato di C1 e formata da questa nuova cordata di imprenditori locali, verrà chiamata la Nuova Salernitana, mentre la Salernitana Sport, che milita in terza categoria e il cui presidente è ancora Aniello Aliberti, verrà invece chiamata la Vecchia Salernitana.
    8] Primo fra tutti le risorse disponibili su www.primaonline.it.
    9] Il comune di Salerno conta circa 300 mila abitanti.
    10] Il gruppo Finegil è quello composto da tutte le testati locali appartenenti al Gruppo Editoriale L’Espresso-La Repubblica.
    11] Un riferimento fra gli altri:”VI AVETE FATTO RUBARE LA SERIE B... E IN PIU AVETE ANCHE MESSO LO STRISCIONE "GRAZIE CARRARO" IN CURVA SUD!!! E QUESTO VI MERITATE.. UNA BANDA DI IMPRENDITORI LEGATI CON LA POLITICA LOCALE.. CHE SI ARRICCHISCONO SU UNA POPOLAZIONE DI MERDA! E VI MORTIFICANO ANCHE CONTRO L'ULTIMA IN CLASSIFICA! PARLATE DEI NAPOLETANI?? MA PER FAVORE... AVETE TUTTO DA IMPARARE DA LORO.. E PER PRIMA COSA LA COERENZA! PECORE PALLAPEZZARE! 20/11/2005 17.01.25” (corsivo nostro).
    12] Il gruppo degli Ultrà Plaitano è il principale gruppo nella curva sud allo stadio Arechi dei tifosi salernitani. Questo gruppo ha deciso di sostenere il vecchio presidente e la sua impresa in terza categoria, piuttosto che unirsi alla nuova cordata di imprenditori per seguire la Nuova Salernitana in C1.
    13] Sui criteri di notiziabilità nell’ambito del giornalismo locale si rimanda a Splendore S. “Modelli di giornalismo locale: il caso Liguria”, in Milan, M. e Splendore, S. Giornalismo in mutazione. Inchiesta sui media tra Genova e la Liguria (1980-2004), Genova, Erga Edizioni, 2005, pp. 50-87.
    14] Il titolo del paragrafo rimanda esplicitamente al volume Dal Lago, A., Descrizione di una battaglia. I rituali del calcio, Il Mulino, Bologna, 1990.
    15] In corsivo sono evidenziati le date e i nickname tramite cui i diversi partecipanti al forum si manifestano.
    16] Questo simbolo, sempre appartenuto alla storia della Salernitana, va ad affiancare il primo simbolo che i proprietari della Nuova Salernitana avevano scelto: un pallone di pezza. La scelta del pallone di pezza come simbolo della Nuova Salernitana, aveva incontrato numerose critiche da parte dei sostenitori, che lo consideravano un logo pensato in maniera sbrigativa e incapace di legittimare la continuità con il passato.
    17] Cfr. Eco, U. Lector in fabula. La cooperazione interpretativa nei testi narrativi, Milano, Bompiani, 1979, p. 50.
    18] Cfr. Grandi , R. I mass media fra testo e contesto. Informazioni, pubblicità, intrattenimento, consumo sotto analisi, Milano, Lupetti, 1992, pp. 59-62. Riprendendo la sintesi che l’autore fa di questo processo, nel caso dei tifosi della Vecchia Salernitana, possiamo affermare che la decodifica aberrante è avvenuta sia per: ”Incomprensione del messaggio per interferenza circostanziali” (p. 62), sia per :”Rifiuto del messaggio per delegittimazione dell’emittente” (ibidem).
    19] A parere nostro questo momento, sostanzialmente il compimento del rito di passaggio, sarebbe comunque avvenuto, però è da sottolineare che questo è stato fortemente accelerato dai risultati positivi che la squadra ad un certo punto ha cominciato ad inanellare.
    20] Questa interpretazione può essere dimostrata sia dalla crescita del numero dei paganti allo stadio Arechi, ma soprattutto da alcuni commenti lasciati nel forum nel dopo partita, da persone che erano allo stadio durante il match.
    21] Lo spunto per questo taglio interpretativo c’è stato dato dal recente articolo di Marini, R. e Minchielli, S. “Pseudo-evento ma non troppo. Movimento dei movimenti, Social Forum e stampa italiana”, in Com-Pol, Volume IV, Numero 2, 2005, Milano, Franco Angeli.
    22] Le prese di posizione di diversi sindaci su questioni la squadra professionista della loro città sono all’ordine del giorno. Si ricordi le battaglie sostenute durante la stagione calcistica in corso contro la decisione della FIGC di far giocare le partite della serie B il sabato pomeriggio, decisione che ha incontrato l’opposizione trasversale di tutti i sindaci delle città coinvolte.
    23] Marini, R e Minchielli, S “Pseudo-eventi, ma non troppo”, cit., p. 203.
    24] Durante i mesi di questo studio sulla panchina della Nuova Salernitana c’è stato un avvicendamento di allenatore.


    BIBLIOGRAFIA

    Boni, F. Etnografia dei media, Bari-Roma, Laterza Editore, 2005.
    Dal Lago, A., Descrizione di una battaglia. I rituali del calcio, Il Mulino, Bologna, 1990.
    De Benedittis, M. Comunità in rete. Relazioni sociali e comunicazione mediata da computer, Milano, Franco Angeli, 2003.
    Eco, U. Lector in fabula. La cooperazione interpretativa nei testi narrativi, Milano, Bompiani, 1979, p. 50.
    Grandi , R. I mass media fra testo e contesto. Informazioni, pubblicità, intrattenimento, consumo sotto analisi, Milano, Lupetti, 1992.
    Marinelli Alberto e Fatelli Giovambattista, Tele-visioni, Roma, Meltemi, 2000.
    Marini, R. e Minchielli, S. “Pseudo-evento ma non troppo. Movimento dei movimenti, Social Forum e stampa italiana”, in Com-Pol, Volume IV, Numero 2, 2005, Milano, Franco Angeli.
    Milan, M. e Splendore, S. Giornalismo in mutazione. Inchiesta sui media tra Genova e la Liguria (1980-2004), Genova, Erga Edizioni, 2005.
    Paccagnella, L. La comunicazione al computer, Bologna, Il Mulino, 2000.
    Roversi, A. Chat line. Luoghi ed esperienze della vita in Rete, Bologna, Il Mulino, 2001.


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