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M@gm@ vol.1 n.4 Octobre-Décembre 2003
LA CRISI DELLE IDENTITÀ: L'INTERPRETAZIONE DI UN CAMBIAMENTO
(La crise des identités: l'interprétation d'une mutation,
Claude Dubar, Paris, Presses Universitaires de France, 2 ed.
2001, 239 p.)
Orazio Maria Valastro
valastro@analisiqualitativa.com
Presidente Osservatorio dei Processi
Comunicativi, Associazione Culturale Scientifica (www.analisiqualitativa.com);
Dottorando di Ricerca all'IRSA-CRI (Institut de Recherches
Sociologiques et Anthropologiques - Centre de Recherches sur
l'Imaginaire) presso l'Università degli Studi ''Paul Valéry''
di Montpellier; Laureato in Sociologia (Università degli Studi
René Descartes, Parigi V, Sorbona); Fondatore, Direttore Editoriale
e Responsabile della rivista elettronica in scienze umane
e sociali "m@gm@"; Collaboratore e Membro del Comitato Scientifico
della "Revue Algérienne des Etudes Sociologiques", Université
de Jijel-Algeria; Sociologo e Libero Professionista, Studio
di Sociologia Professionale (Catania).
IDENTITÀ
E ALTERITÀ, FORME NARRATIVE E DIMENSIONI BIOGRAFICHE
"In questa prospettiva, che è quella difesa nella presente
pubblicazione, l'identità non è ciò che resta necessariamente
'identico' ma è il risultato di una 'identificazione' contingente.
E' il risultato di una doppia operazione del linguaggio: differenziazione
e generalizzazione. La prima è quella che tende a definire
la differenza, ciò che qualifica la singolarità di qualcosa
o di qualcuno rispetto a qualcuno o a qualcos'altro: l'identità,
è la differenza. La seconda è quella che cerca di definire
il punto in comune ad una classe di elementi tutti differenti
da un altro a loro simile: l'identità è l'appartenenza comune.
Queste due operazioni sono all'origine del paradosso dell'identità:
ciò che vi è di unico è ciò che è condiviso. Questo paradosso
non può essere eliminato fino a quando non prendiamo in considerazione
l'elemento comune alle due operazioni: l'identificazione dell'altro
e tramite l'altro. Non c'è, in questa prospettiva, identità
senza alterità. Le identità, come le alterità, variano storicamente
e dipendono dal loro contesto di definizione." (Claude Dubar,
op. cit., Introduction, p.3)
L'ipotesi esaminata in questo testo, la trasformazione delle
forme identitarie negli ultimi trent'anni, considera come
la configurazione delle identità personali e collettive, così
come si è caratterizzata negli anni precedenti, abbia perso
la propria legittimità determinandone la loro crisi. "E' quest'ipotesi
che cercherò di verificare in questo libro cercando di collegare
la crisi dei legami sociali alle crisi esistenziali delle
soggettività." (Claude Dubar, op. cit., Introduction, p.11)
Dubar considera l'identità sociale, rappresentata nella sociologia
classica dalle appartenenze degli individui e dei gruppi sociali
a delle categorie socialmente pertinenti, mettendo in evidenza
l'identità stessa come manifestazione della personalità e
collegandosi a quel pensiero sociologico che valorizza al
contrario la soggettività in quanto elemento sostanziale per
analizzare le società contemporanee.
Partendo da un approccio 'nominalista', definito altresì 'esistenzialista',
rigetta qualsiasi interpretazione dell'identità concepita
in sé e per se stessa, caratterizzata all'opposto da un 'essenzialismo'
che differenzia gli individui sulla base di specifiche caratteristiche
date a priori. L'autore, lasciandosi guidare da quest'orientamento,
mette in risalto l'importanza delle modalità d'identificazione
che variano nel tempo e nella storia delle società e degli
individui: modalità definite 'identità attraverso gli altri',
"le identificazioni attribuite dagli altri", e 'identità per
sé', "le identificazioni rivendicate da se stessi".
La relazione tra queste due modalità d'identificazione caratterizza
la nozione stessa di 'forme identitarie' e il processo storico
di cambiamento di queste ultime, situato tra la dimensione
comunitaria e societaria, tra l'individuale e il collettivo.
In questo senso non vi è opposizione ma piuttosto una coesistenza
ed una funzionalità reciproca tra queste modalità d'identificazione.
Le tipologie sociali esaminate, 'comunitaria' e 'societaria',
sono dei tipi ideali che consentono di interrogarsi sulle
modalità d'identificazione: dalle forme identitarie 'comunitarie'
dove l'individuo si caratterizza per la sua appartenenza alla
comunità e a determinati gruppi sociali, un'appartenenza essenziale
per la stessa esistenza individuale e di gruppo; alle forme
'societarie' dove si affermano ed emergono caratterizzando
un'adesione complessa e provvisoria, delle appartenenze che
diventano delle risorse plurime da gestire in modo differente
e problematico per ogni individuo.
L'analisi della relazione tra questi tipi ideali, le relazioni
comunitarie e sociali che costituiscono una dimensione relazionale,
e le modalità d'identificazione degli individui, la dimensione
'biografica' delle modalità d'identificazione, quella dell'
'identità attraverso gli altri', "le identificazioni attribuite
dagli altri", e quella dell' 'identità per sé', "le identificazioni
rivendicate da se stessi", producono le 'forme identitarie'
approfondite in questo testo. "Queste dimensioni 'relazionali'
e 'biografiche' dell'identificazione si combinano per definire
quello che io chiamo delle forme identitarie, forme sociali
di identificazione degli individui in relazione agli altri
e nello svolgimento della vita. Utilizzerò l'espressione 'configurazione
identitaria' per designare una connessione tipica di forme
d'identificazione. Quello che qui chiamo 'forme sociali' corrisponde
quindi a delle configurazioni tipiche di forme identitarie."
(Claude Dubar, op. cit., Introduction, p.6)
ANALISI STORICA E SOCIALE DELLE FORME IDENTITARIE
Dinamiche storiche e configurazioni identitarie
La prima parte del libro, "Dinamiche storiche delle forme
identitarie", cerca di definire un approccio sociologico dell'identità
sviluppando le ipotesi sulle quali si fondano le quattro configurazioni
identitarie presentate: 'culturale' e 'statutaria', 'riflessiva
e 'narrativa''. Delle configurazioni particolarmente significative,
concepite come forme generali individuate nelle teorie sociologiche
e legate a processi storici di lunga durata, elaborate da
ricerche empiriche nel settore professionale e dell'impiego
durante gli anni ottanta, realizzando degli studi in Francia
che facevano ricorso alla produzioni di discorsi, attitudini
e racconti.
La crisi delle identità sessuate
La seconda parte, intitolata "Dinamiche della famiglia e crisi
delle identità sessuate", esamina l'ipotesi di una profonda
trasformazione dei rapporti nella società francese negli anni
1965 e 1995, ragionando sulla trasformazione delle condizioni
delle donne e dell'evoluzione delle relazioni tra uomini e
donne in Francia a partire dalla metà degli anni sessanta.
Si presenta una tesi sulla crisi delle identità sessuate fondata
sull'analisi della storia delle donne e della letteratura
sociologica sul divenire dell'istituzione familiare.
La crisi delle identità professionali
Nella terza parte, intitolata "La crisi delle identità professionali",
dove le forme di identità sono analizzate non soltanto rispetto
all'area delle relazioni ma anche rispetto alla biografia
degli individui, l'identità degli attori situati in dato sistema
d'azione è osservata prendendo in esame anche le loro traiettorie
professionali. L'ipotesi sviluppata si fonda su osservazioni
e analisi di ricerche che indicano come i cambiamenti nel
mondo del lavoro siano contraddittori, mettendo in crisi l'emergere
di nuove forme di identità attinenti alla sfera relazionale
e biografica connesse all'organizzazione di identità collettive.
La crisi delle identità simboliche
Nella quarta parte, "Religione, politica e crisi delle identità
simboliche", alcune ricerche realizzate tramite interviste
e l'analisi di contenuto di queste ultime, sono adoperate
per confrontare l'ipotesi di partenza riguardo all'esistenza
di nuclei di produzioni simboliche che configurano delle identità
differenziate [1]: in questo specifico
caso si fa riferimento a delle identità religiose, da cui
la crisi delle credenze e delle pratiche religiose associata
anche alla crisi dei riferimenti politici che obbligano maggiormente
gli individui a ricercare inoltre delle risorse simboliche
per costruire la propria identità personale.
La crisi delle identità personali
La quinta parte, "Costruzione e crisi delle identità personali",
si sviluppa come una fenomenologia della crisi delle identità
personali usando differenti fonti e applicandola a settori
diversi, cercando inoltre di esplicitare la nozione d'identità
narrativa fondata sull'esigenza di un'analisi dei linguaggi
dell'identità, della funzione delle storie di vita nella costruzione
delle identità personali e della correlativa crisi delle forme
d'identità.
Modalità d'identificazione degli individui
La crisi delle forme identitarie è contraddistinta da una
crisi degli individui alle prese con una costante re-interpretazione
e costruzione dell'identità personale tra biografia e temporalità.
Questa fenomenologia della crisi delle identità e delle forme
identitarie mette in evidenza le difficoltà degli individui
a definire se stessi e gli altri, a immaginare dei progetti
di vita, a rielaborare le proprie traiettorie sociali. Le
dinamiche storiche delle società mostrano queste difficoltà
attraverso le storie di vita personali e collettive. "Le crisi
identitarie accompagnano ormai tutto il corso dell'esistenza
in quanto questa è divenuta per tutti incerta, in modo diverso,
e i percorsi di vita sempre più diversificati." (Claude Dubar,
op. cit., Introduction, p.6)
CONFIGURAZIONI E FORME IDENTITARIE
Modalità d'identificazione degli individui
Il grafico che propongo ci permette di visualizzare
le configurazioni identitarie situate sull'asse relazionale,
le relazioni sociali che caratterizzano un Io collettivo comunitario
e societario, e le forme identitarie situate sull'asse biografico,
le identificazioni attribuite dagli altri e quelle rivendicate
da se stessi. Nei quattro riquadri, delimitati dall'incrocio
dei precedenti assi, troviamo le modalità d'identificazione
degli individui rappresentate da quattro forme identitarie:
culturale e statutaria, riflessiva e narrativa.
La forma culturale rappresenta un individuo definito dalla
sua genealogia e dalle sue caratteristiche culturali: "la
forma biografica d'identificazioni attribuite dagli altri,
di tipo comunitario, è quella che scaturisce dalla collocazione
degli individui nella linea generazionale ... dall'appartenenza
a un gruppo locale e ad una cultura ereditata (lingua, credenze,
tradizioni)." (Claude Dubar, op. cit., Dynamiques historiques
des formes identitaires, p.54)
La forma statutaria si distingue dalla precedente in quanto
lo statuto sociale dell'individuo deve essere conseguito e
non è attribuito dalla nascita, l'identità implica quindi
una socializzazione attraverso l'assunzione dei ruoli. Le
relazioni sociali di tipo societario, burocratico e istituzionale,
determinano un individuo strategico che si orienta verso l'esterno:
"la forma relazionale d'identificazioni attribuite dagli altri
si definisce innanzi tutto attraverso le interazioni all'interno
di un sistema istituito e burocratizzato ... si costruisce
attraverso i vincoli dell'integrazione alle istituzioni; la
famiglia, la scuola, i gruppi professionali, lo Stato." (Claude
Dubar, op. cit., Dynamiques historiques des formes identitaires,
p.54)
La forma riflessiva mette in evidenza una ricerca interiore
degli individui su se stessi, l'unione tra un Io collettivo
comunitario ed un Io individuale rivolto verso l'interiorità:
"la forma relazionale rivendicata da se stessi ha origine
da una coscienza riflessiva che mette energicamente in pratica
la partecipazione ad un progetto che ha un significato soggettivo
e implica l'identificazione ad un'associazione di pari che
condividono lo stesso progetto ... per esempio l'impegno politico
in un movimento scelto per convinzione e che costituisce una
passione." (Claude Dubar, op. cit., Dynamiques historiques
des formes identitaires, p.55)
La forma narrativa implica il prevalere dell'azione nel mondo,
un individuo proiettato nel tempo e nella continuità attraverso
successive appartenenze. Le relazioni societarie associano
un Io collettivo, contingente e strategico, ad un Io individuale
che persegue i propri interessi per conseguire il successo
economico e affermare la realizzazione personale: "la forma
biografica rivendicata da se stessi implica la messa in discussione
delle identità attribuite e un progetto di vita che s'inscrive
nel lungo periodo ... indicatore di una ricerca d'autenticità,
un processo biografico contiguo alle crisi ... è la continuità
di un Io proiettato in appartenenze successive, perturbato
da cambiamenti esterni, scosso dalle incertezze dell'esistenza."
(Claude Dubar, op. cit., Dynamiques historiques des formes
identitaires, p.55)
"Queste forme identitarie sono inseparabili dai rapporti sociali
che sono anche delle forme d'alterità. Non c'è Identità senza
Alterità e quindi senza rapporti tra lo stesso e l'altro."
(Claude Dubar, op. cit., Dynamiques historiques des formes
identitaires, p.55)
NOTE
[1] In
questo caso il riferimento è alle ricerche di Jean-Maire D'onégani:
- Idéologies, valeurs, cultures, in La nouvelle société française
(a cura di Olivier Galland e Yannick Lemel), Paris, Armand
Colin, 1998, p.213-244;
- La liberté de choisir: pluralisme religieux et pluralisme
politique dans le catholicisme français contemporain, Paris,
Presses de la FNSP, 1993.
SCHEDA BIBLIOGRAFICA
[ La crise des identités: l'interprétation d'une mutation / Claude Dubar, Collection Le lien social dirigée par Serge Paugam, Paris, Presses Universitaires de France, 2 ed. 2001, 239 p. ] |
PRESENTAZIONE DELL'AUTORE
Claude Dubar è professore di sociologia all'Università degli
Studi di Versailles-Saint-Quentin-en-Yvelines e direttore
del Laboratorio Printemps (URA 8085 del CNRS). E' stato eletto,
nel 1999, Presidente della Società Francese di Sociologia.
ABSTRACT
"Il testo presenta un'analisi dei cambiamenti verificatisi
nella società francese dal 1960 in poi, nella vita privata,
nel lavoro e nelle credenze simboliche (religione, politica,
ecc.). Li collega a tre processi che hanno conosciuto, nell'ultimo
periodo, degli sviluppi significativi: il processo d'emancipazione
delle donne, il processo di razionalizzazione economica e
il processo di privatizzazione delle credenze. L'autore ne
propone la seguente interpretazione: le forme anteriori d'identificazione
degli individui (culturali, statutarie ... ) hanno perso la
loro legittimità e le nuove forme (riflessive, narrative ...
) non sono ancora pienamente costituite né riconosciute. Questa
constatazione di una crisi in atto è legata ad una particolare
congiuntura economica, politica e simbolica: globalizzazione
degli scambi e manifestazione di una nuova economia, messa
in discussione degli Stati - Nazione e crollo del comunismo
'reale', diversificazione delle forme di vita privata e dei
rapporti tra i sessi. Questa congiuntura tende ad esacerbare
le questioni identitarie e a moltiplicare le crisi esistenziali.
Queste difficoltà nel definire se stessi e nel definire gli
altri, nell'elaborare dei progetti e farli riconoscere, nel
verbalizzare le traiettorie personali e le storie collettive,
si rendono comprensibili attraverso la fase critica della
dinamica delle società moderne, già ben individuata da Max
Weber, quasi un secolo fa: quella nel corso della quale le
identificazioni difensive, di tipo 'comunitario', bloccano
l'emergere di identificazioni costruttive ma incerte, di tipo
'societario'. Che si tratti delle nozioni di 'soggetto apprendente'
a scuola o di 'competenza' nell'azienda, di rivelazione amorosa
nella vita privata o di applicazione autentica nella vita
pubblica, questi nuovi 'modelli d'individualità' cozzano con
l'emergere di crisi identitarie particolarmente acute."
INDICE
Introduction
Identités, identifications et formes identitaires.
Les sociologues et l'identité sociale.
Sur la notion de crise.
La démarche du livre.
1. Dynamiques historiques des formes identitaires
L'historicité des formes identitaires.
Processus de civilisation et dynamiques des Identités Nous-Je
(Elias).
Processus de rationalisation et formes communautaires et sociétaires
(Weber).
Processus de libération et conscience de classe (Marx-Engels).
Diversité des trajectoires et des identités ouvrières.
Conclusion.
2. Dynamiques de la famille et crise des identités sexuées
Le processus d'émancipation des femmes.
Les grands débats de la sociologie de la famille.
La relation amoureuse et ses enjeux identitaires.
Récits de divorce et identités narratives.
Conclusion.
3. La crise des identités professionnelles
Le processus de modernisation: rationalisation et destruction
créatrice.
L'évolution des emplois : le cas français.
Les transformations du travail : tendances et incertitudes.
La crise des identités catégorielles de métier.
Identités au travail, conflits sociaux et rapports de classe.
Conclusion.
4. Religion, politique et crise des identités symboliques
Le processus de pnvatisation du religieux: désinstitutionnalisation?
Crise des repères, références et clivages politiques.
Incivilités, délinquances et perte du lien social.
Crises du militantisme et de la représentation partitane.
Mutations de la représentation politique, identités symboliques
et médiations politiques (1968-1998).
Conclusion.
5. Construction et crises de l'identité personnelle
Phénoménologie des crises d'identité.
L'alternative : repli sur soi ou conversion identitaire.
Une théorie psychologique de l'identité personnelle?
Une conception de l'identité personnelle le sujet apprenant?
Processus identitaires et trajectoires d'immigration.
Identité personnelle et parcours individuels.
L'identité narrative: les langages de l'identité personnelle.
Conclusion.
Conclusion générale
BIBLIOGRAFIA DELL'AUTORE
2001:
- La crise des identités: l'interprétation d'une mutation,
Paris, Presses Universitaires de France, 2° ed. 2001 [2000].
2000:
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et professionnelles, Paris, Armand Colin, Collezione U, 3°
ed 2000;
- La formation professionnelle continue, Paris, La Découverte,
Collezione Repères, 4° ed. 2000.
1999:
- La promotion sociale en France (con Charles Gadea),
Villeneuve d'Ascq, Presses Universitaires du Septentrion,
1999.
1998:
- Sociologie des professions (con Pierre Tripier), Paris,
Armand Colin, Collezione U, 1998.
1997:
- Analyser les entretiens biographiques: l'exemple des
récits d'insertion (con Didier Demazière), Paris, Nathan,
Collezione Essais-Recherches, 1997;
- Trad. it: Dentro le storie: analizzare le interviste biografiche,
Milano, Cortina, 2000.
1996:
- Les jeunes et l'emploi: recherches pluridisciplinaires
/ A propos du livre, "Education et travail en Grande-Bretagne,
Allemagne et Italie", Ministère du Travail et des Affaires
Sociales, Paris, La Documentation Française, 1996.
1995:
- La France malade du travail (con Dejours Christophe),
Paris, Bayard, 1995.
1994:
- Genèse et dynamique des groupes professionnels (con
Yvette Lucas), Lille, Presses Universitaires de Lille, 1994.
1992:
-Cheminements professionnels et mobilités sociales (diretto
con Laurence Coutrot), Paris, La Documentation Francaise,
1992.
1987:
- L'autre jeunesse: des jeunes sans diplôme dans un dispositif
de socialisation, Lille, Presses Universitaires de Lille,
1987.
1976:
- Les classes sociales au Liban (con Salim Nasr), Paris,
Presses de la Fondation Nationale des Sciences Politiques,
1976.
RECENSIONI
Université de Provence - Provence Département Sciences de
l'Education:
[ lambesc.educaix.com/cirade/grea/travaux/lireech/synth5.htm
]
LIFE - Laboratoire de recherche Innovation-Formation-Éducation:
[ www.unige.ch/fapse/SSE/groups/life/livres/alpha/D/Dubar_2000_A.html
]
Réginald Savard, Ph.D., Professeur Secteur Orientation Professionnelle,
Faculté d'Education, Université de Sherbrooke:
[ hwww.carrierologie.uqam.ca/volume08_3-4/21_recensions/21_recensions.html
]
Michel Carrier, Université du Québec à Montréal:
[ www.unites.uqam.ca/religiologiques/no24/24recensions/Carrier2.htm
]
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