Approccio dal basso e interculturalità narrativa
Orazio Maria Valastro (a cura di)
M@gm@ vol.1 n.2 Aprile-Giugno 2003
FOTO DAL FUTURO
(Foto dal futuro, Federico Batini e Renato Zaccaria, Civitella
in Val di Chiana, Arezzo, Zona Editrice, 2002)
Gloria Capecchi
direzione@pratika.net
Laureata
in scienze dell'educazione, è responsabile progettazione dell'agenzia
formativa Pratika e collabora come consulente di progettazione con
il consorzio Nausika. Ha svolto attività di ricerca e pubblicato articoli
su riviste specializzate. Recentemente ha collaborato al volume Scrivere
il futuro, Ibiskos, 2002.
"Quando penso al mio futuro mi immagino un grande punto interrogativo,
proprio un grande enigma!! In realtà quello che voglio non lo so!
Boh! Pensare al mio futuro mi fa paura, perché non so quello che
mi capita. Posso dire che ho proprio paura ad immaginarmi il futuro!!
A volte penso sia meglio non pensare, mentre altre volte penso di
costruirmi un futuro normale, fatto di cose scontate ed altre volte
vorrei fare qualcosa di diverso!!! Qualcosa di più stimolante, qualcosa
di particolare che rompa un po' gli schemi del futuro, di tutti,
di quello di tutti i giorni. A volte penso che io non sarò mai capace
di costruirmi un futuro, dubito delle mie capacità, penso di non
essere in grado di costruirmelo!!" (dal testo di una partecipante
al progetto "Foto dal futuro")
"...Il mondo-deserto obbliga a vivere la vita come un pellegrinaggio.
Ma dal momento che la vita è un pellegrinaggio, il mondo sulla soglia
è come il deserto, senza tratti specifici, dal momento che il significato
deve ancora essergli conferito dal vagabondare, che lo trasforma
in traccia che conduce alla fine del cammino, dove il significato
attende..." [1].
Non è possibile per l'uomo non fare delle scelte, oggi queste
scelte si moltiplicano, diventano sempre più cogenti e ricorsive,
seppure compiere una scelta oggi non abbia più il carattere
di qualcosa di definitivo, di "segnato", pure essa comporta
la recisione delle possibilità alternative. Inoltre le continue
modificazioni esterne conducono l'individuo al non riconoscimento
di se stesso, al tendere verso orizzonti che sono continuamente
diversi, allo smarrimento identitario. Sono necessarie quindi
identità solide, capaci di mantenersi compatte di fronte alla
tempesta dei cambiamenti. Il bisogno di orientamento viene
quindi a farsi più forte, di un'azione di orientamento in
grado di restituire senso e significato alle cose, di aiutare
l'uomo a rileggere e ricostruire il proprio vissuto, ad avere
una rappresentazione positiva di sé, a guardare in modo diverso
il presente, a trovare un senso personale, a disegnare un
progetto personale per il futuro. L'impiego di metodologie
narrative in orientamento risulta essere ideale per il raggiungimento
di questi obiettivi.
"Una narrazione ha, secondo le note quattro categorie proposte da
Bruner: disposizione congegnata secondo un ordine sequenziale; sensibilità
verso ciò che è canonico e ciò che non lo è; identificazione della
prospettiva del narratore (che può anche essere implicita, ma che
è sempre presente); agentività (l'azione umana). Queste funzioni
si possono riflettere in altrettante funzioni dell'orientamento,
rispettivamente: reperire un ordine ed un significato nel proprio
vissuto scolastico, formativo, professionale, oppure organizzare
esperienze confuse secondo un senso attribuito a posteriori; discriminare
l'eccezionalità e la norma nel proprio vissuto e nelle proprie scelte;
prendere consapevolezza di una progettualità o identificare perlomeno
una o due direzioni (parziali, provvisorie, estensibili, possibili...);
innescare azioni conseguenti alle scelte".
Il volume Foto dal futuro è il prodotto della sperimentazione
di metodologie narrative all'interno di un percorso di orientamento
che ha visto protagonisti gli alunni di sei scuole afferenti
a quattro Istituti Superiori della Provincia di Arezzo. Con
il progetto "Foto dal Futuro" i professionisti dell'agenzia
formativa PratiKa si ponevano la finalità di "rafforzare le
capacità progettuali dei ragazzi/e costruendole assieme a
loro, partendo da un'investigazione identitaria e muovendosi
in direzione di un'immagine del futuro, aiutando gli studenti
a svilupparla, costruendo un progetto su di sé". Il progetto,
come esprime chiaramente il titolo, intendeva "lavorare sulla
creazione di un'immagine, su un'idea, una fotografia che fosse
un incrocio tra l'immaginazione e il progetto, che si muovesse
tra decisione e speranza". Si è trattato di un percorso di
orientamento volto a sviluppare nei ragazzi coinvolti competenze
progettuali spendibili nell'immediato, ma anche e soprattutto
in seguito, secondo un'ottica di orientamento long life.
Il volume Foto dal futuro è strutturato in tre parti. Nella
prima sezione Federico Batini, con il suo primo contributo
(Foto dal futuro: un progetto e una ricerca), approfondisce
e prosegue la riflessione sull'orientamento e sull'utilizzo
al suo interno della metodologia narrativa, apportando nuovi
spunti di lettura e una declinazione diversa, frutto dell'ulteriore
esperienza fatta con le scuole e integrando con numerosi spezzoni
tratti dai tanti protocolli che sono stati prodotti dai ragazzi,
durante il percorso e con brani provenienti dalla letteratura
che tratta lo stesso tema. Renato Zaccaria (I giovani e il
paradigma del futuro) offre uno spaccato storico, analizzando
la percezione del futuro, da parte dei giovani, nelle diverse
civiltà storicamente considerate, partendo dall'antico oriente,
passando per l'antico Egitto, per i Paesi Nordici e l'Antico
Testamento, fino ad arrivare agli anni settanta, soffermandosi
prima sui figli dei mercanti, sul dandy e sulla Bohème. Ancora
Renato Zaccaria (L'immagine del futuro) riflette sull'importanza
di fornire un supporto ai giovani per costruire una visione
del futuro dal momento che ciò ha esiti positivi sulla costruzione
dell'identità personale ma anche su un modello migliore di
società.
Nella seconda sezione sono presenti alcuni incroci molto significativi.
Christian Alin e Federico Batini (Orientamento narrativo e metodologie
narrative di identità professionali) si confrontano sull'utilizzo
di alcune tecniche narrative nella formazione, come l'incidente
critico, analizzando due studi di caso. Il contributo di Andrea
Fontana e Federico Batini (Ricordarsi del futuro: orientamento narrativo
per le organizzazioni) consente una riflessione sugli esiti dell'utilizzo
della metodologia narrativa nell'ambito organizzativo ed il saggio
di Teresa Albano e Federico Batini (Incontri orientativi) riporta
la testimonianza di come la metodologia narrativa applicata all'orientamento
stia crescendo e si stia diffondendo.
La terza parte, molto originale, di Foto dal futuro è costituita
da tre appendici. La prima, curata da Federico Batini, (Narrazione,
identità, futuro. Incontro con gli scrittori Ugo Cornia, Paolo
Nori, Giampiero Rigosi) testimonia gli esiti dell'incontro
avvenuto tra i tre giovani scrittori e i ragazzi protagonisti
del progetto; la seconda, curata nuovamente da Federico Batini,
(Epistolario elettronico su identità e narrazione di Federico
Batini e Ugo Cornia) riporta, testualmente, una corrispondenza
elettronica tra Federico Batini e lo scrittore Ugo Cornia,
in relazione al tema della narrazione e identità; la terza
e ultima appendice (Selezione dei materiali dal progetto Foto
dal futuro) consente di comprendere "in presa diretta" il
lavoro che è stato svolto con i ragazzi delle scuole, producendo
una parte dei materiali prodotti dai ragazzi ed offre la possibilità
di prendere spunto dalle attività svolte, in modo che ogni
operatore, insegnante, ricercatore possa poi riutilizzarle
così come sono, apportando modifiche o cambiandole completamente.
Un testo davvero interessante che coinvolge e apre queste
tematiche ad un pubblico vasto.
NOTE BIBLIOGRAFICHE
[1] Z. Bauman, La società dell'incertezza,
Bologna, Mulino, 1999.
SCHEDA BIBLIOGRAFICA
[
Foto dal futuro / Federico Batini, Renato Zaccaria - Civitella in
Val di Chiana,
Arezzo, Zona Editrice, 2002 ]
PROFILO BIO-BIBLIOGRAFICO DEL CURATORE FEDERICO BATINI
Laureato in lettere e in scienze dell'educazione, master in
Gestione Processi Formativi, dopo molteplici esperienze nel
campo della formazione è attualmente direttore dell'agenzia
formativa Pratika e del consorzio Nausika; dirige la collana
editoriale di formazione e orientamento Sinergika, per la
casa editrice ZONA. Presidente nazionale di COFIR, è membro
della Segreteria Nazionale del Forum Permanente per l'Educazione
degli Adulti. Tra le ultime pubblicazioni: con Renato Zaccaria,
Foto dal Futuro, Zona , 2002; Scrivere il futuro, Ibiskos,
2002; con Andrea Fontana, Comunità di apprendimento, Zona,
2002; Lo sguardo che carezza da lontano, Angeli, 2001; con
Renato Zaccaria Per un orientamento narrativo, Angeli , 2000;
Tra realtà e utopia: per un'educazione alla pace, Angeli,
2001; ha recentemente contribuito ai volumi: Un'educazione
diversa è possibile, Editori Riuniti, 2002 (a cura di Alessio
Surian); Lavorare con la conoscenza, Guerini, 2001 (a cura
di Andrea Fontana); La formazione del sé professionale, Guerini,
2001 (a cura di L. Fabbri, B. Rossi). Collabora regolarmente
alla Rivista dell'Istruzione e ai Quaderni di Orientamento.
PROFILO BIO-BIBLIOGRAFICO DEL CURATORE RENATO ZACCARIA
Psicologo clinico dell'età evolutiva. Ha istituito e diretto
per dodici anni il C.O.S.P. di Arezzo (Centro di Orientamento
Scolastico e Professionale). Fino al 1994 dirigente superiore
per i servizi ispettivi del Ministero della Pubblica Istruzione,
è membro componente il gruppo di lavoro del progetto nazionale
Dispersione Scolastica. Si occupa del rapporto scuola e mondo
del lavoro, di orientamento, formazione, dei progetti di autonomia
delle persone in situazione di svantaggio. Collabora con l'agenzia
formativa Pratika ed è membro fondatore di COFIR. Dirige da
diciassette anni la Rivista dell'Istruzione (Sistema Formativo
e Produttività Scolastica), Maggioli Editore. Tra le molte
pubblicazioni citiamo, con Federico Batini, Per un orientamento
narrativo, Franco Angeli, 2000.
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