Approche d'en bas et interculturalité narrative
Orazio Maria Valastro (sous la direction de)
M@gm@ vol.1 n.2 Avril-Juin 2003
LA SCUOLA CHE
VOGLIO
(La scuola che voglio, Federico Batini, Civitella in Val di Chiana, Arezzo, Zona Editrice, 2003)
Daniele De Cia
direzione@pratika.net
Laureato
in scienze della comunicazione, è cultore della materia presso il
laboratorio di comunicazione visiva del Politecnico di Milano e svolge
attività di ricerca nel campo dell'information design per la formazione.
Collabora con l'agenzia formativa Pratika.
"La scuola è luogo di sosta. Da sempre i sistemi scolastici si assumono
il debito di chiedere ai ragazzi migliaia di ore della loro vita.
[...] La scuola pubblica dovrebbe essere il luogo della restituzione,
il luogo dove le ineguaglianze sociali, culturali, economiche conoscono
una pausa e sono combattute, dovrebbe essere il luogo nel quale,
tramite l'azione didattica, vengono aumentate le chance di democratizzazione
della società, un senso viene costruito o restituito. Quando la
scuola diventa invece il luogo della selezione, il luogo del sopruso
e dell'esasperazione dei confronti, delle divaricazioni e dei conflitti,
non soltanto abdica alla propria missione, ma si investe di uno
scopo contrario a stessa." (pag. 7 - 8)
Federico Batini introduce e cura un volume che arricchisce di spunti
teorici, documentali ed operativi un dibattito che si sta guadagnando
urgentemente un posto di primo piano all'interno delle riflessioni
sui profondi cambiamenti sociali che stanno ridisegnando i percorsi
di vita delle società occidentali, quello sul ruolo delle istituzioni
scolastiche nell'era dell'economia della conoscenza.
Nato dalle riflessioni e dai materiali raccolti nel corso
di un progetto di ricerca azione sul disagio e sulla dispersione
scolastica, attuato in collaborazione con l'Amministrazione
Provinciale e con l'Istituto Professionale IPSIA Margaritone
di Arezzo, il volume si rivolge allo stesso tempo agli studenti,
ai formatori ed ai cittadini. L'esperienza di un progetto
di metodo e sul metodo, attuato in un contesto non nuovo alle
sperimentazioni didattiche, crea l'occasione per la sintesi
di riflessioni più generali che coinvolgono l'intero mondo
delle istituzioni scolastiche, genitori e funzionari compresi.
La parte iniziale di inquadramento teorico cerca di fare ordine
nel dibattito sulla dispersione e sul disagio scolastico consentendo
una definizione di alcuni termini, la delineazione di alcune chiavi
di lettura, ed alcune sollecitazioni in ordine all'attuale condizione
dell'educazione pubblica in Italia. Forte di contributi autorevoli
il fenomeno dispersione e disagio viene inquadrato un po' da tutte
le angolature, sia in ordine ai problemi, sia in ordine alle proposte
di soluzione: dalle cornici teoriche sino alla formazione degli
insegnanti.
La seconda parte testimonia dell'impostazione teorica, della struttura
e delle modalità attuative e delle metodologie utilizzate in un
progetto che ha avuto la capacità di far emergere i bisogni degli
alunni, essi vivono in prima persona una stagione di eccezionali
mutamenti culturali dotati di non molti strumenti critici per gestirsi
e operare delle scelte in queste dinamiche di cambiamento. Di qui
l'interrogativo, sorto in fase di progettazione dell'intervento,
quale potrebbe essere, dunque, la scuola che gli studenti vogliono,
come far emergere i loro bisogni, desideri e progetti nei confronti
della scuola, come consentirgli comunque di pensare possibile una
progettazione personale all'interno della scuola?
La terza ed ultima parte assolve l'utile funzione di rendere
pubblici dei materiali di lavoro e di ricerca per insegnanti,
formatori ed orientatori che da anni, con grande costanza,
lavorano all'interpretazione ed alla costruzione del lavoro
della scuola per la scuola.
"La dispersione e il disagio scolastico sono fenomeni a tutti evidenti,
assunti, in alcuni momenti, anche come elementi di emergenza politica,
mai però definitivamente affrontati e/o debellati. [...] Una cultura
della prevenzione richiede molta fatica, grossi investimenti in
denaro e in formazione, una profonda riflessione e autocritica della
scuola" (pag. 9).
E se la scuola fa fatica a mutare per adattarsi ai grandi cambiamenti
in corso nella cultura, la ragione avrà pure una componente sociale
che la riavvicina ai suoi stessi attori: insegnanti, famiglie, alunni.
Ed è a questi ultimi, ma non solo, che si sono rivolti i responsabili
del progetto e gli esperti intervenuti nel volume, per azzardare
una serie di domande che riguardano, appunto, La scuola che voglio.
E per fornire anche alcuni possibili percorsi di risposta.
SCHEDA BIBLIOGRAFICA
[ La scuola che voglio / Federico Batini - Civitella in
Val di Chiana, Arezzo, Zona Editrice, 2003 ]
INDICE
p.5 RINGRAZIAMENTI
p.7 INTRODUZIONE di Andrea Smorti
p.9 PREMESSA di Federico Batini
p.13 PRIMA PARTE FOTO DAL FUTURO E ORIENTAMENTO NARRATIVO
p.15 1. FOTO DAL FUTURO: UN PROGETTO E UNA RICERCA di Federico Batini
p.39 2. I GIOVANI E IL PARADIGMA DEL FUTURO di Renato Zaccaria
p.60 3. L'IMMAGINE DEL FUTURO di Renato Zaccaria
p.71 SECONDA PARTE CONTAMINAZIONI: ALTRE APPLICAZIONI DELLA
METODOLOGIA NARRATIVA
p.73 4. ORIENTAMENTO NARRATIVO E METODOLOGIE NARRATIVE DI IDENTITA'
PROFESSIONALI di Christian Alin e Federico Batini
p.100 5. RICORDARSI DEL FUTURO: ORIENTAMENTO NARRATIVO PER LE ORGANIZZAZIONI
di Federico Batini e Andrea Fontana
p.111 6. INCONTRI ORIENTATIVI di Teresa Albano e Federico Batini
p.125 APPENDICE 1: narrazione, identità, futuro Incontro con gli
scrittori Ugo Cornia, Paolo Nori, Giampiero Rigosi a cura di Federico
Batini
p.135 APPENDICE 2: epistolario elettronico su identità e narrazione
di Federico Batini e Ugo Cornia a cura di Federico Batini
p.139 APPENDICE 3: selezione di materiali dal progetto Foto dal
futuro a cura di Federico Batini e Renato Zaccaria
p.169 BIBLIOGRAFIA a cura di Federico Batini
p.173 APPUNTI SUGLI AUTORI
PROFILO BIO-BIBLIOGRAFICO DEL CURATORE FEDERICO BATINI
Laureato in lettere e in scienze dell'educazione, master in
Gestione Processi Formativi, dopo molteplici esperienze nel
campo della formazione è attualmente direttore dell'agenzia
formativa Pratika e del consorzio Nausika; dirige la collana
editoriale di formazione e orientamento Sinergika, per la
casa editrice ZONA. Presidente nazionale di COFIR, è membro
della Segreteria Nazionale del Forum Permanente per l'Educazione
degli Adulti. Tra le ultime pubblicazioni: con Renato Zaccaria,
Foto dal Futuro, Zona, 2002; Scrivere il futuro, Ibiskos,
2002; con Andrea Fontana, Comunità di apprendimento, Zona,
2002; Lo sguardo che carezza da lontano, Angeli, 2001; con
Renato Zaccaria Per un orientamento narrativo, Angeli, 2000;
Tra realtà e utopia: per un'educazione alla pace, Angeli,
2001; ha recentemente contribuito ai volumi: Un'educazione
diversa è possibile, Editori Riuniti, 2002 (a cura di Alessio
Surian); Lavorare con la conoscenza, Guerini, 2001 (a cura
di Andrea Fontana); La formazione del sé professionale, Guerini,
2001 (a cura di L. Fabbri, B. Rossi). Collabora regolarmente
alla Rivista dell'Istruzione e ai Quaderni di Orientamento.
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